Aleksej Navalny

Frase: “Vorrei che tutti ricordassero che il punto di questo processo è mettermi dentro per un caso su cui sono già stato scagionato. Un caso che, è già stato riconosciuto, era una montatura.
Data di nascita: 4 giugno 1976
Luogo di nascita: Butyn, Russia

Laureato in legge alla Università russa dell’amicizia tra i popoli nel 1998, nel 2000 si iscrive al partito di orientamento liberale Jabloko, del quale diventa uno dei leader nell’area di Mosca tra il 2004 e il 2007 ma dal quale poi uscirà in seguito ad alcune divergenze. È stato criticato più volte in passato per posizioni e commenti nazionalisti e xenofobi. 

Nel febbraio 2021 Amnesty International ha ritirato a Navalny la designazione di “prigioniero di coscienza”, per via delle sue dichiarazioni nazionaliste fatte in passato e che costituirebbero incitamento all’odio. 

Abbiamo parlato di lui qui: 

Nel 2008 la sua carriera di attivista anti corruzione tramite blog online, diventando un aspro critico del governo e di Vladimir Putin. 

Nel 2011 ha fondato il Partito Democratico del Progresso, di ispirazione nazional-democratica e liberale e contro la corruzione del governo. Cambia nome nel 2018, diventando Russia del Futuro. 

Nel 2013 è arrivato secondo alle elezioni per il sindaco di Mosca. 

Nel 2014 si oppone all’annessione della Crimea da parte della Russia. 

Durante un viaggio in Siberia nell’agosto 2020 viene ricoverato in gravi condizioni per sospetto avvelenamento. Due giorni dopo il ricovero, in seguito alla richiesta della cancelliera tedesca Merkel e del presidente francese Macron, Navalny viene trasferito in una clinica a Berlino. A settembre il governo tedesco ha confermato l’avvelenamento tramite Novichok, sostanza già utilizzata in passato dai servizi di sicurezza russi in alcune operazioni. A dicembre un’indagine giornalistica fatta da diverse testate ha confermato il coinvolgimento di agenti del servizio di sicurezza federale russo (FSB). 

Appena rientrato in Russia, il 17 gennaio 2021, Navalny viene arrestato in seguito a violazioni legate ad alcuni procedimenti legali passati. Era già stato arrestato diverse volte in seguito a proteste contro la corruzione. 

Il 2 febbraio è stato condannato a due anni e otto mesi di carcere. 

È sposato con Julija Navalnaja e ha due figli.