Nazioni Unite condannano repressione violenta proteste Colombia

Ormai da diversi giorni in molte città colombiane vanno avanti grandi proteste contro il presidente Iván Duque e il suo governo, che hanno portato scontri violenti tra polizia e manifestanti: la polizia antisommossa si è scatenata per le strade piene di fumo, sparando ai manifestanti a bruciapelo. Ad oggi i morti sono almeno 18, e centinaia di persone sono state ferite.

Le proteste sono iniziate il 28 aprile per contestare una proposta di riforma fiscale, ma nonostante il 2 maggio Duque abbia ritirato la riforma fiscale e le dimissioni del ministro delle Finanze, le manifestazioni sono continuate, dirette contro l’intero operato del governo.

La Colombia ha infatti imposto uno dei lockdown più lunghi al mondo, che ha peggiorato la situazione di povertà del Paese: si stima che il 43% della  popolazione sia povero e nell’ultimo anno 2,8 milioni di persone sono finite in condizione di estrema povertà (chi guadagna meno di 145mila pesos al mese, circa 32 euro).